Gennaio
Solo. In un ambulatorio di fine Natale.
Anziano, magro, baffi, triste mi chiede:
Comi i passò i festi, dutturi?
A casa, in famiglia e lei? di rimando con gentilezza.
Macari io’a casa. Me figghiu sta ‘nto paisi, ma…
Solo. Il giorno di Natale. Ha voluto raccontarmelo.
La malinconia ha vinto la vergogna.
Va via di fretta, dice per il pulmann.
Solo.
(gennaio 2010)
Il potere legale ed illegale insieme, in una danza folle e vorticosa.
Nubi nere e guardone sul capo.
Poveri,disgraziati,neri prima sfruttati ora allontanati.
E noi ,giochiamo alle belle statuine.
(gennaio 2010)
“Il potere è la libertà di prendere decisioni”.
Sento questa frase mentre mi sto assopendo,per la stanchezza della giornata e
per la noia della televisione.
Il potere,poter fare cose che altri non possono,il potere,imporre ad altri cose
che non vogliono,il potere,la morte dell’uomo,la fine della”libertà”.
(gennaio 2010)
Viene dalle Pagine Gialle.Non sa niente di me.E’curioso:
lo scruto mentre nell’aspetto legge con attenzione le locandine
delle mie conferenze.
E’anziano,asciutto,con ciglia alla Ciampi,sembra buono,tenero,quasi
indifeso.Con lui la moglie coetanea più furba,meno simpatica.
Ha una flebopatia di un arto inferiore,applico una benda,
prescrivo eparina,gli chiedo un controllo ai sette giorni.
Torna felice perchè guarito,sempre più curioso:
nota il poster dei bambini congolesi per le microadozioni:
soli trenta euro all’anno per farli studiare.
Mi chiede di aderire.
Lo ringrazio,mi ferma:
Ero piccolo quando è morta mia mamma:mio
padre si risposò subito e mi cacciò da casa,non
sono stato come quei bambini,ma ho sofferto.
(gennaio 2010)
Haiti:una tragedia infinita.
Poco attenzionata dai media.Niente prima serata,
niente speciali,le scaramucce locali valgono di più.
I resoconti delle vittime.L’aggiornamento sulle
italiane ostinato,continuo.
Mi torna uno dei miei antieroi preferiti.Il Gennaro,
di Napoli Milionaria,reduce dalla seconda guerra mondiale.
-E muorte so’tutte eguale..-
No,caro Eduardo,i morti continuano a non essere uguali.
I vivi continuano a non essere uguali.
Gli uomini continuano a non essere uguali.
E fin a quando gli uomini non saranno uguali,tutti uguali,non
ci sarà pace.
(gennaio 2010)
Messina.La mia città.I suoi angoli,i suoi cento panorami,
due mari,le colline,la pignolata,la focaccia,gli arancini,
la doppie erre assente.
La amo.
Una mafia occulta,perbenista,massonica la soffoca
nel dregrado delle baracche,dell’edilizia selvaggia,
della sporcizia.
Lei ,simile ad una madre anziana malcurata dai figli,riesce
comunque ad essere bellissima.
(gennaio 2010)
L’arte del vivere consiste nel saper morire.
(gennaio 2010)
Febbraio
Settantanni suonati,carica di gentilezza e pudore contadino,
alta,è mia paziente da tanti anni.
Conosco le sue carotidi come le mie tasche.
Occlusioni,placche d’aterosclerosi.
Si lamenta oggi dei dolori al collo,alla colonna sempre più urenti
e continui:esibisce Tac e radiografie disastrose.
Il figlio chiarisce:Una vita nei campi,sotto la pioggia,
al freddo,portava sul capo pesi di cinquanta chili,non si
fermava mai…-
Lei:Mio marito non ce la faceva,stava male,i nostri figli,
non avevamo terra nostra,poi l’abbiamo comprata,
poi la casa.
Il figlio si illumina davanti quell’amore fatto di sacrificio
infinito.
Io.Io sono in estasi.
(febbraio 2010)
“In una fiaba dei Grimm un gigante e un piccolo sarto fanno a gara
a chi è più forte. Il gigante lancia una pietra così in alto che ci vuole
tantissimo tempo prima che ricada.Il piccolo sarto libera un uccello
che non ricadrà.
Ciò che non ha ali finisce sempre per ricadere.”
Simone Weil
Vale più la volontà,la forza o la grazia,la leggerezza?
(febbraio 2010)
La Dittatura mediatica impalpabile ed implacabile allo stesso tempo.
Non più un duce,un eroe,una svastica,una bandiera,roba facile da
inneggiare,roba facile da denigrare.
Un video apparentemente stupido,commerciale,caricaturale,sempre
presente nella nostra anima.
I partigiani pochi per la verità,vivono in controtendenza,isolati
dal gruppo come previsto in qualsiasi sistema totalitario.
Resistere,leggere Neruda,guardare un fiore,cercare Dio.
(febbraio 2010)
Anni addietro.
Settantino,magro,omertà nebroidea,un codazzo di parenti
alle spalle che a gesti,vogliono farmelo convincere a ridurre
il consumo di vino.
-Ma lei beve molto?
-No,dutturi,pochissimo.
I familliari negano con violenza.
-Sicuro,lei beve poco?
-Pochissimo,avissiru moriri i me figghi.
Non bivu chiù assai di nu iritu(dito-sta per fondo nda)
i biccheri-Pausa lunga,meditata,degna di Eduardo.
-Ogni quartu d’ura.
(febbraio 2010)
La storia,il ripetersi degli errori,delle tragedie,del male.
Messa lì,nei libri ben rilegati,sembra un bel romanzo ,magari forte.
Dovremmo sentire ,leggendo quelle pagine,l’odore del sangue,
le urla.
Immorale.Affezionarsi alla storia lo è.Si finisce per considerare
“inevitabile”uno schiaffo,un raid punitivo,una guerra preventiva,
una puilizia etnica.
Hitler,Mussolini amavano la storia.
(febbraio 2010)
-Dottore,ma perchè sono così giù,così rilassata,così debosciata?
(febbraio 2010)
Chi decide la sorte del principe,del critico d’arte,della moglie
dalla voce mascolina?
Una ,più persone,sempre le stesse?
(febbraio 2010)
L’elemosina è un diritto dei poveri.
“San Francesco d’Assisi”
(febbraio 2010)
Marzo
Domenica.La Messa delle undici.La Chiesa di San Domenico gremita.
Il Gruppo Terra di Gesù con le sue Madonnine da”vendere” per
Kpangi.
Prima della benedizione.
Padre Carmine.Napoletano,giovane,bello,prete di carità,uno dei
padri del nostro progetto.
Parla dei bambini del Congo,dell’Ospedale da rifinire.
Ha la carica dei De Filippo,la simpatia di Totò:i parrrocchiani lo adorano.
Poi io,più siculo,più passionale,sicuramente meno accattivante.
Vado per terminare,parte un applauso quasi nervoso,fragoroso,
non richiesto.
Un applauso che parte dall’anima e giunge all’anima.
E le Madonnine,sicuramente mi chiederete?
Le Madonnine non sono bastate.
(marzo 2010)
Poco meno di trentanni.Giovane cardiologo,con la barba nera,tanta voglia
di emergere.I primi pazienti.Qualcuno di loro mi chiamava”duttureddu”.
Era offesa al mio orgoglio.
Ora mentre la barba imbianca in modo ingravescente,qualcuno dei
malati mi chiama”duttureddu”.
Ora me ne compiaccio:dopo quasi ventanni ho capito che non si tratta
di un dimunitivo,ma di un vezzeggiativo.
(marzo 2010)
Parole,sguardi che non si vogliono incontrare.
Chiusi,naufraghi nel mare dell’io.
(marzo 2010)
Signora cinquantenne:
Dottore,come posso fare per la freddura delle gambe?
(marzo 2010)
Gli anziani della Piazza di San Papino.
In mezzo ai pini mediterranei cercano un raggio di sole
nell’incerto marzo siciliano.
C’è chi fuma malgrado una paresi,chi sistema una stampella
sul bordo della panchina,chi passeggia accompagnandosi ad un frate
francescano.
Guardandoli il tempo si arresta.
(marzo 2010)
Al telefonino:
“Dottore,mio marito è ricoverato:ora respira meglio.
Ma le gambe sono sempre più gonfie,trasudano.
Ci aiuti,lei che è così “gentile e caro.”
La voce anziana,lievemente stridula,stanca per la malattia
del coniuge,forse non sa del regalo che mi ha appena fatto.
(marzo 2010)
La stupidità come modello:calciatori oligofrenici,nobili riciclati,
veline convenzionate con chirughi plastici,tutti in prima linea.
A tutte le ore del giorno e della notte,negli spot,nei talk show,
nei reality,ossessivi.
Sono la testimonianza,la prove schiacciante che studiare,riflettere,
pensare non giova.
(marzo 2010)
Aveva comprato il bonsai d’ulivo,la Madonnina di terracotta.
Ad inizio anno gli parlai della microdozione per i bambini di Kangi:
trenta euro l’anno da destinare alle tasse scolastiche.
I suoi occhi vispi,intelligenti illuminarono quel volto non
più giovane,gentile nei lineamenti,reso più simpatico
dagli incisivi un pò sporgenti.
Due giorni ha accompagnato un’amica per farla contribuire.
Eravamo felici tutti e tre perchè avevamo costituito quella
che io amo chiamare “una catena del bene”.
Non è importante fare la carità,è importante farla fare.
(marzo 2010)
Aprile
Sempre dall’altra parte:vorrrei dire che mi piace Gigi D’Alessio
e Laura Pausini,che voterei scegliendo tra Berlusconi e Bersani,
condividendo,partecipando.
Ma mi costerebbe troppo…
Sempre dall’altra parte.
(aprile 2010)
Richiesta insolita.
-Questi piedi,questi piedi mi fanno un male:conosce
un BRAVO PEDOFILO?
(aprile 2010)
Il dolore morale del nostro tempo,forse di tutti i tempi.
L’incapacità totale di uscire dal proprio dolore,il non
sapere riconoscere che il proprio o quella della propria
tribù.
Il dolore isolato emerge quasi come un idolo pagano,
diventa il padre della nostra vita.
Il dolore si impadronisce della nostra anima,che tenta
il riscatto nella ricerca della causa del dolore stesso.
Il dolore ora chiama un colpevole,chiede giustizia,
diventa vendetta,guerra.
Il dolore causa dolore.
(aprile 2010)
L’unico diritto che ogni essere umano può
vantare è il dovere di aiutare l’ultimo senza
chiedersi chi sia.
(aprile 2010)
Settantino,magro,cianotico da fumo congenito,espressione non troppo presente.
-Dutturi,iò,prima era bonu,poi mavia fari a cataratta e cadia malatu.-
Non aveva mai fatto un ecg per straffotenza malgrado l’enfisema,l’ipertensione,
l’affanno.
Al controllo cardiologico pre-anestesia viene fuori una grave forma di miocardiopatia ipertrofica.
Insiste:-Era bonu,ora pigghiu un saccu ‘i midicinali:ora sugnu malatu.Era megghiu chi
non sapia nenti.-
E se avesse ragione?
(aprile 2010)
Su lettino mentre fa la seduta di pressoterapia mi parla dei suoi poveri.
Lui ottantanni,barba risorgimentale,artista ricorda i contadini delle sue
campagne,delle loro misere abitazioni,dei loro figli sporchi,malnutriti.
Piange,riesce a piangere per un ricordo di bambino non legato
alla sua famiglia,ai suoi amici.
Solo un artista può tanto.
(aprile 2010)
L’amore di ciò che non esiste è più forte della morte.
Simone Weil
(aprile 2010)
Maggio
Io e Dominique.
L’Europa e l’Africa.
La tenacia e l’indolenza.
La velocità e la lentezza.
La superficie e il profondo.
(maggio 2010)
I silenzi,le omissioni.Per ferirti.Più delle calunnie,delle ingiurie.
Tacere.Per annientarti.Perchè non esisti.
Il male si veste spesso di un silenzio rabbioso.
(maggio 2010)
La piccola rom mi aspetta.Ferma all’angolo del supermercato con la mamma
alla spalle.Povera e dignitosa,”malgrado la clandestinità non delinque”.
Aspetta i miei spiccioli che le riempiranno la manina.
Quando scendo dalla macchina, ha un lampo di gioia,si alza,mi viene incontro.
Chiede il minimo,il nostro superfluo,lei non sa di essere colpevole.
(maggio 2010)
Lo conobbi circa quindici anni fa.Pallido,magro,sessantino con un’ulcera alle gambe.
Il parente mi chiese se potevamo fare qualcosa.Vidi le analisi:aveva un’anemia
grave.Compresi che era collegata alla ticlopidina che assumeva per un aterosclerosi
peraltro poi smentita.
Migliorò:da allora sono diventato il suo angelo custode.
Qualsiasi farmaco,qualsiasi indagine strumentale deve avere la mia approvazione.
In questi anni mi ha parlato della sua omosessualità,dei miei colleghi che lo avevano deriso.
Mi ha chiamato per una visita domiciliare.Stava bene,non aveva bisogno di me.
Voleva parlarmi,voleva parlare,voleva sentirsi confortato.
Abbiamo parlato delle mie figlie,dei loro progetti,seduti al tavolo,come due buoni amici.
Anche questa è medicina.
(maggio 2010)
L’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande.
L’infinitamente piccolo è l’infinitamente grande.
(maggio 2010)
Vende cipolle,aglio,meloni.Su di un camion,sul ciglio della strada.
Nelle lunghe pause,sta su una sedia di fortuna,guarda l’orologio,
risponde al cellulare,fuma.
Triste,magro,baffi e capelli bianchi,polo,pantaloni,berretto neri
come da lutto grave.
Una macchina si ferma,cortese offre la mercanzia.
Mette i soldi in tasca,per un attimo è felice.
Per lo Stato,per i borghesi,per i benpensanti quest’uomo
è un evasore totale.
Colpevole,sì,colpevole di essere sventurato,ultimo.
(maggio 2010)
Ganzirri.Tra lago e mare.Solo a Messina è possibile.
Sono in un basso siciliano.Venti metri quadri,due
stanze con un quasi bagno,sporcizia,degrado.
Due sorelle settantine.Sole.Una ha un ritardo mentale,
l’altra un’ulcera in una gamba.
Per lavarmi le mani mi offrono una bacinella.
Tutto questo mentre sequestrano lo yacth di Briatore.
(maggio 2010)
Contro la mia volontà so della figlia di Totti,delle qualità
artistico-canore di Emanuele Filiberto,del destino di
Mourinho,delle prestazioni erotiche di Corona.
Il Gossip mi e vi attanaglia,legandomi e legandovi
al nulla.
Dietro,dietro il Potere del mondo.
(maggio 2010)
Solo chi porge gli occhi al Cielo può volare.
(maggio 2010)
Giugno
Alexandru,rumeno,sei anni non può correre.
Una emiparesi non glielo permette.
I suoi genitori,bellissimi,portano nello sguardo
il dolore e la rassegnazione.
La sventura e la sua accettazione tragica.
Una società che non l’accetta se non come spettacolo.
(giugno 2010)
Un udito molto fine mi permette di sentire le voci dell’aspetto.
-Si è ngegneri,mi chiama tutti i siri e iò chia ccià diri,chi staiu bona…
Già una volta emigravano dalla nostra terra i deboli,gli analfabeti;
ora partono i laureati.
(giugno 2010)
Serra San Bruno.La chiesetta nel bosco.Insieme al Gruppo Terra di Gesù.
Qui il mondo sembra lontano.
Ci accoglie un prete nero,Padre Alessio.Conosce Padre Dominique.
Gli dico del nostro sostegno alla costruzione dell’ospedale di Kpangi.
-Quando lo avrete finito costruitene un altro sempre in Congo a…
(giugno 2010)
Il personale e l’impersonale.
L’uomo e l’umanità.
L’odio e l’amore.
(giugno 2010)
La diagnosi ed il dubbio.
Secondi,minuti in cui il mio cervello faticosamente cerca la verità.
Se chi ho davanti sapesse…
(giugno 2010)
Da decenni è una mia paziente.Vive a Milazzo in una casa popolare
che si affaccia sulla riviera di Levante.Novasei anni,vedova,piccola,
denutrita,carina nei lineamenti,con il figlio.
Io:Mangi di più signora,si aiuti,è troppo magra.
Lei:Mangio una sola volta al giorno,un pò di pasta e poi mi fermo.
-Di rimando:Mia mamma diceva che i sacchi vuoti non stanno in piedi.
-Vive sua mamma?
Prima che io parli legge nei miei occhi la risposta.
(giugno 2010)
Dutturi, ‘a vita va pigghiata cum’è.
Cu si fa niru,mori viatu(presto).
(giugno 2010)
Luglio
Il bisogno di un essere umano è sacro.
Simone Weil.
Niente è più sacro di questa frase.
Niente è più dissacrato di questa frase.
(luglio 2010)
Il Terzo Mondo non c’è più.
In televisione alcuni bambini africani giocano a palla felici,altri tifano per il Sudafrica,
altri ancora intonano un’incredibile inno di Mameli.
La fame,le malattie,la morte non ci sono più:i media le hanno vinte,distrutte.
Tutto questo mentre Madonna spende 1800 euro per un vasetto di crema
anti-invecchiamento.
(luglio 2010)
Estate.Sul ciglio della pista ciclabile della riviera messinese.
Tra le meraviglie dello Stretto e il degrado delle erbacce.
Centoquaranta chili,forse più,scuro,con una maglietta bianca
involontariamente aderente.Tira la vita(così si dice dalle nostre
parti),cerca il pane quotidiano con una cassetta di costardelle.
Ha con sè una bilancia consunta con i pesi in metallo.
Non penso che abbia un registratore di cassa.
(luglio 2010)
Volare è potere.
(luglio 2010)
Cinquantino,calvo,magro,espressione da psicofarmaci.Cortese.
Con lui un padre ottantino dal viso sadico,crudele,brutto:
mi comunica in modo deciso,superbo quali accertamenti cardiologici
dovrò eseguire sul figlio.
Lui è terrorizzato dall’elettrocardiogramma;mi invita più volte
a non fargli male(?!).
Scoprò così che fa veramente terapia antidepressiva,ansiolitica.
Tutto è a posto:va via ringranziandomi per non avergli fatto sentire
dolore,raccattato dal genitore come un bambino al primo giorno di
scuola.
Quanto della sventura di quest’uomo è nelle mani del padre?
(luglio 2010)
La veranda di Curcuraci.Tramonto.Stromboli.All’orizzonte.
Segnata dalla foschia.Quasi un miraggio sul mare.
(luglio 2010)
Se l’uomo non avesse una coscienza eterna,se al fondo d’ogni cosa
ci fosse solo una potenza selvaggia e ribollente che produce ogni cosa,
il grande e il futile,nel turbine d’oscure passioni;se il vuoto
senza fondo,che nulla può calmare,si nascondesse sotto le cose,
che cosa sarebbe la vita,se non disperazione?
S.Kierkergaard
(luglio 2010)
Agosto
E’andato via con la discrezione che gli è solita.
Sulle scale di casa.Senza che la moglie o chiunque potesse far
qualcosa:lui era il galantuomo delle due piantine.Lo ricordate?
So della scomparsa dopo le ferie.
Telefono alla moglie e le chiedo di venirmi a trovare:
Il giorno dopo è nell’aspetto con i suoi occhi normanni che non
si vogliono asciugare.
La faccio entrare:stiamo insieme un’quarto d’ora.Ricordando.
Tutto questo mentre due miei colleghi litigano davanti ad una
mamma in pericolo di vita.
(settembre 2010).
Là dove ci si ama non scende la notte.
Proverbio africano.
(settembre 2010)
Di rado mi capita di tornare in ospedale.Pazienti anziani,silenziosi,tristi,angosciati,
in attesa di una diagnosi.
Trattati come pietre,niente ,zero.
I loro occhi fissano il vuoto come per evadere.
Quanto costa un gesto cortese,una parola buona?
(settembre 2010)
Chiara,occhialuta,quasi sessantina.Si lamenta perchè la terapia dell’ipertensione
arteriosa non va:ogni volta che si agita i valori vanno su.
Stizzita,nervosa non mi guarda in faccia.
Spiego a lei e alla figlia che l’accompagna,che non esistono farmaci”al momento”
e che bisogna cercare di essere più calmi.
Le mie parole suonano cone una negazione della patologia:mortificata ed ancora più
nervosa mi nega lo sguardo.
-Signora, mi guardi negli occhi,non sopporto le persone che non mi guardano mentre parlo!
spazientito.
Mi guarda ed incomincia a piangere.
Scarica,mi parla della scomparsa del marito che non riesce ad accettare.
La figlia annuisce.Vanno via.
Dopo due giorni mi chiama al cellulare.
La voce è serena,pacata:siamo diventati amici.
(settembre 2010)
La borghesia dell’associazionismo fine a se stesso,della canasta,
della collana di perle,dei metri quadri.
Triste nei suoi possedimenti spirituali.
Ha tutto e non è nulla.
(settembre 2010)
L’essenza dell’essere è nella negazione dell’essere,inteso
come identità.
(settembre 2010)
Sapevo di lei:la non vedente di Camaro superiore che si perde nelle viuzze,
che ama lavorare l’argilla.
Sapeva di me:il medico che si sta impegnando per l’utimazione di un ospedale
in Africa.
Ci incontriamo allo studio:ha bisogno di un colordoppler carotideo.
Non ci riconosciamo subito.Poi ci accendiamo.
Sottoscrive l’adozione a distanza con entusiasmo.
E’gioiosa,allegra,leggera:parla della sua fede.
Già ,la fede.
(settembre 2010)
Mi chiama padre Dominique dal Congo.
Partirà a giorni,starà con noi per circa tre mesi.
Gli chiedo della casa Sanità.
-Hanno messo le porte,le finestre,stiamo per finire.
Che il Signore benedica il vostro Gruppo.-
(settembre 2010)
Ottobre
“Quand’anche quella immensa fabbrica apportasse le più
straordinarie meraviglie e costasse solo una lacrima di un solo
bambino,io la rifiuto.”
Ivan in “I fratelli Karamazov”.
Quante volte abbiammo detto sì come singoli e come comunità
acchè anche una sola lacrima di un solo bambino venisse versata?
Se accettassimo questa regola sarebbe possibile la guerra,il male?
(ottobre 2010)
Cogliere il male dentro e fuori di noi.
Respingendolo.
(ottobre 2010)
Le parole che ho speso nelle visite.In più di vent’anni.
Un fiume.Tavolta i pazienti mi dicono di frasi da me dette
tanti anni fa e che loro hanno iscritto per sempre nella
loro memoria.
Mentre mi abbandono all’ascolto sento tutta l’importanza
dell’essere medico.
(ottobre 2010)
Solo un povero può aiutare un povero.
(ottobre 2010)
Ciccinello è un pezzo della Sicilia destinato a scomparire.
Sessantino,tarchiato,lineamenti semplici,occhi piccoli e
profondi,divisa da ranger.
Qui a 1220 metri lui è il maestro.
Mi racconta dei suoi alberi,della vegetazione,della migrazione dei
tortoriciani per Maniaci(suo paese di nascita)nei primi del
secolo scorso,delle lotte dei poveri per la terra,dei baroni,
dei marchesi,del bandito Giuliano.
Dopo pochi minuti siamo al tu:passeggiamo insieme tra
i sentieri.
Parla del silenzio,di quel silenzio della natura che non
sappiamo più ascoltare.
Ciccinello è uomo felice.
Sera.In macchina.Di ritorno con gli amici.
Non posso non nominarlo.
-E’malato,ha una leucemia,fa chemioterapia,non
te l’ha detto?-
(ottobre 2010)
Padre Dominique è tornato.Dopo dieci mesi.
Un lungo abbraccio.
Gli racconto dei torti subiti,degli schiaffi.
Senza scomporsi,come solo un africano può.
-Francesco,il buio odia la luce.-
(ottobre 2010)
Camminare carponi da sempre.Perchè tutti fanno così.
Poi cadere.La faccia sulla terra.Provare a rialzarsi e…
camminare sui piedi,cadere,camminare,cadere,rialzarsi,
cadere,rialzarsi,cadere,rialzarsi.
Spiegare agli altri che si può.
Molti non ti ascoltano.
(ottobre 2010)
Difesa ostinata
-Lei fuma!Me ne se accorto dal colorito,appena l’ho vista entrare.
-No dottore,ho quel colorito per via della colite,e poi non fumo,
anzi fumo poco,una volta fumavo,quaranta sigarette al giorno.
Ora non fumo più.Fumo poco.SOLO venti al giorno.
E poi spesso dopo che le accendo le spengo subito.
(ottobre 2010)
Novembre
Libertà:aprire il televisore e non vedere Totti.
(novembre 2010)
De Andrè, 40 anni fa(Sogno numero due)
“Ascolta,una volta un giudice come me giudicò
chi aveva dettato la legge:prima cambiarono
il giudice e subito dopo la legge.”
(novembre 2010).
Ci sono suicidi che si consumano nel breve volgere di un
lancio da un balcone,di uno sparo.
Ci sono suicidi lenti,i cui tempi sono dettati da migliaia
di sigarette bruciate,da serate su un divano,da mangiate panta_
grueliche.
Entrambi sono dolorosi.
(novembre 2010).
Gli anziani.Soffocati dal male che sprigiona
sempre più violento dai televisori,si stanno inasprendo.
La Franzoni,Sarah,…
Iniziano a pensare che chiunque abbiano davanti
possa essere un pedofilo,un’incestuoso,un sadico.
Mia nonna Nunziata morì ultraottantenne negli anni 70.
Vide pochissima televisione:la ricordo sconcertata
davanti all’ombelico della Carrà.
Trascorreva i pomeriggi leggendo vite dei santi,
recitando preghiere.
Quando esprimeva pareri citava spesso proverbi
siciliani.
(novembre 2010)
Chi ha più di bisogno di carità?
Il povero o il ricco che non sa di essere povero?
(novembre 2010).
Sono ancora un giovane medico,a dispetto dell’età.
Ho ancora una grande paura di sbagliare,meno
forte comunque della mia voglia di lavorare.
(novembre 2010)
Milazzo.Mattino.Il bar di San Papino.
Aspetto il caffè che mi svegli definitivamente.
Accanto a me un anziano chiese un brandy abbondante.
Bassino,coppola in testa ,baffetto alla Modugno.
Chi lo serve si premura di dirgli che a quell’ora tutto quell’alcool fa
male e di chiedere conferma a me che sono cardiologo.
Di getto,con tristezza-Cetti cristiani fanno chiù mali i stu biccheri.-
Poi fissandomi-I cani picchi non sannu parrari(parlare),ma sunni megghiu
‘i l’omini.
Penso alle effusioni del mio Biagio:forse non ha torto.
(novembre 2010)
Sono responsabile solo verso Dio e verso la Storia.
Francisco Franco.
(novembre 2010)
La pace viene dall’osservazione simultanea,apparentemente impossibile,
dell’alto e dal basso.
La guerra viene da tutto ciò che guardiamo orizzontalmente.
(novembre 2010)
Sporchi,spesso politicanti,malgrado loro,muoiono.
Gli eredi,spesso potenti,in follia di onnipotenza,imbrattano
con i loro nomi strade,piazze,scuole.
Cercano invano l’ultima mistificazione,quella della memoria.
(novembre 2010)
Dicembre
Il vento del bene soffia sulla cenere dell’indifferenza
mostrando la brace del male.
(dicembre 2010)
Mattino.Viale Europa.Sto per entrare in un bar vicino l’Ospedale Piemonte.
Un passante butta per terra una cicca abbondante che sta sul marciapiede pochi secondi:
un”povero “vi si getta come un falco.
Il tempo di vedere questa scena e mi ritrovo davanti una tazzina di caffè.
Nel locale strapieno mi punta una picoola room dagli occhi neri,intensi:
vuole che le compri qualcosa.
Sceglie un ovetto con la sorpresa.
Quando le dico di prendere qualcosaltro,magari da mangiare si irrigidisce,quasi si
offende.
Lei è “povera”,ma vuole solo un giuoco,non vuole pensare alla fame.
Tutto in pochi minuti.
(dicembre 2010)
Viale Boccetta.L’inverno umido di Messina.
Una vecchina,sul ciglio della strada vende stelle di Natale.
Avvolta,incappucciata in una giacca a vento nera.
Di lei solo il vonto tondo,simpatico e due manine sicuramente fredde,che
mentre sfreccio con la macchina raschiano affannose e speranzose
un gratta e vinci.
Lei forse non lo sa,ma c’è chi sfrutta la sua indigenza.
Chi?Noi.Quello che chiamiamo Stato.
Dovremmo incominiciare a provare vergogna per quello che siamo e facciamo.
(dicembre 2010)
Mia figlia Rosi sta svolgendo il tirocinio post-laurea.
-Papà,posso prendere che il fonendo che tieni in borsa?-
-Sì,ma poi rimmettilo a posto.-
Non avrò mai un fonendo come quello perchè me l’ha regalato mio padre.
Tanti anni fa.Era ancora studente.Io con lui in una sanitaria del centro.
Il suo orgoglio per il figlio futuro medico.Lui che forse avrebbe voluto esserlo.
Nei suoi occhi la speranza per il mio avvenire.
Ricordo il volto del titolare del negozio,la sua cravatta disordinata,i calzini
corti rivoltati sulle scarpe.
Peppino,così si chiama mio padre, è andato via diciotto anni fa,ma il
suo regalo è rimasto con me.
(dicembre 2010)
Dominique è andato via.Tornerà tra un anno.
In questo mese abbondante io,lui,il Gruppo Terra di Gesù
a cercare fondi per l’ultimazione del Centro Sanità di Kpangi.
A Camaro,Roccalumera,ect..
Dovunque aiuto,solidarietà.
Di fronte a questo mare di bene mi illumino.
Capisco che la strada intrapresa non prevede ritorno.
(dicembre 2010)
A Giampilieri Superiore dopo un anno.
Il Gruppo porta i doni ai ragazzi della “Simone Neri”.
Era una promessa fatta un’anno fa.Una promessa mantenuta.
Le aule che portano i nomi dei fratellini Lomia morti nel fango.
La montagna alle spalle della scuola che contina a franare.
Le ferite indelebili nel cuore di questa comunità.
Prima di andare via una mamma:
-Mia figlia (di quattro anni nda) non è andata in bagno per sei mesi perchè
quando crollò la casa lei era lì.Ci contina ad assistere uno psicologo.
Noi abbiamo perso tutto,tutto.
Viviamo a Minissale:quando piove il fratellino più grande mi chiede
se sta per cadere l’abitazione.
Aiutateci così come avete fatto oggi,pensateci.Per noi è importante
non sentirci soli,abbandonati.-
A Giampilieri continua a piovere.
(dicembre 2010)